Rogue One ovvero la meraviglia che non ti aspetti: la mia recensione

Credevo che questo film non sarebbe stato niente di particolarmente speciale, che mi avrebbe un po’ delusa come l’episodio VII, tuttavia, da fan di Star Wars, non potevo mancare l’appuntamento al cinema. E invece Rogue One mi è davvero piaciuto, non ricordo l’ultima volta che sono uscita dalla sala così entusiasta!

La pellicola, diretta da Gareth Edwards, è ambientata poco prima degli eventi narrati nell’episodio IV, e racconta le vicende di un gruppo di ribelli che rubano i piani della Morte Nera. Jyn Erso, la protagonista, è la figlia di un ex scienziato al servizio dell’Impero, che ha abbandonato la causa e per questo è costantemente piantonato dagli ufficiali, che dopo diversi tentativi riescono a rapirlo e riportarlo al loro servizio. Jyn cresce accudita dal ribelle estremista Saw Gerrera, e viene in contatto con Cassian Andor, pilota dell’alleanza ribelle. Dopo la diffidenza iniziale, dovuta anche ai traumi del suo passato, tra i due nasce un’intesa che porta la ragazza a rendersi conto del ruolo di suo padre nella costruzione della nuova arma dell’Impero, e che è assolutamente necessario cercare di combattere. Parte così una spedizione diretta sul pianeta archivio dell’Impero, che non avrà risvolti esattamente positivi.

Se dovessi pensare a una parola per descrivere Rogue One, sarebbe sorprendente: la storia, benché ricalchi quelle precedenti, con un protagonista che vive in miseria e poi diventa parte di un disegno più grande di lui/lei, non è scontata. Ho apprezzato davvero le numerose ‘incursioni’ nella vita imperiale, che mostrano al pubblico il rovescio della medaglia del fare parte della potenza che governa la galassia: il padre di Jyn non è affatto contento e convinto di ciò che sta facendo, e infatti tenta l’impossibile per mandare a monte i piani dell’imperatore. Jyn stessa all’inizio non è minimamente schierata con la causa ribelle, e ci vuole, ovviamente, un’esperienza molto intensa per farle cambiare idea.

Da vera fan della saga ho amato tutti i riferimenti agli altri film: il tema musicale riprende quello della storia d’amore tra Anakin e Padme (anche se questa volta non è stato John Williams a scrivere la colonna sonora, ma Michael Giacchino), ritroviamo il governatore Tarkin, abilmente inserito poiché l’attore che lo interpreta è scomparso ed è quindi stato necessario lavorare in digitale per ricostruire il suo viso. Il risultato è un po’ artificioso, ma ben riuscito. L’apparizione di Darth Fener è davvero epocale, con il suo solito tema musicale: mi ha scioccato solo il fatto che sia chiamato Darth Vader, pronunciato in modo orribile, e che il doppiatore non sia lo stesso dei primi film (nonostante nella versione originale sia ancora James Earl Jones a prestargli la voce).

Ma la vera chicca, il particolare che mi ha fatta saltare sulla poltroncina e dimenticare che Jyn e Cassian non si siano dati neanche un bacetto, è stato il finale del film: anche se finisce in tragedia, non ho mai visto una conclusione così emozionante. Rogue One finisce esattamente dove comincia l’episodio IV, quindi vediamo i passeggeri della nave ribelle consegnare alla principessa Leia il dischetto contenente i piani della Morte Nera.. e noi già sappiamo che quel dischetto sarà inserito in R2-D2, che insieme a D3BO finirà proprio tra le mani di Luke Skywalker…

Natale sul piccolo schermo: i film da vedere

Non sono una grande divoratrice di film, di solito anzi preferisco concentrarmi sulle serie tv. Nel periodo natalizio però penso che sia molto più semplice trovare qualcosa di adatto al Natale nei lungometraggi, così oggi ho pensato di darvi qualche consiglio sui film da vedere, magari con una bella fetta di panettone tra le mani!

I film tradizionali di Natale, stranamente, non li sopporto: li trovo troppo piagnucolosi oppure pieni di cliché, mi annoiano e anziché farmi ridere sortiscono l’effetto contrario! Quindi alla larga dai soliti Mamma ho perso l’aereo, Miracolo sulla 34th strada e simili. Non parliamo poi dei cinepanettoni italiani! Un mix di volgarità e battute squallide, che fanno ridere pochi e che fortunatamente stanno perdendo popolarità. Per cominciare io vi consiglio invece i classici Disney, che in questo periodo oltretutto sono trasmessi ad alta frequenza in televisione!

Frozen è perfetto vista la stagione: uscito nel 2014, ha avuto un successo straordinario, e ha riportato alta la popolarità dei cartoni animati Disney. Un altro classico che adoro è il Canto di Natale di Topolino, l’adattamento della tradizionale opera di Dickens: io lo so praticamente a memoria, ho davvero consumato il nastro della videocassetta. Anche la versione di Natale de la Bella e la Bestia mi piace molto: si tratta di un momento mancante nella storia principale, da inserire probabilmente dopo che Belle è scappata dal castello ed è stata attaccata dai lupi. In questa breve storia sono introdotti nuovi personaggi, alcuni abbastanza inquietanti, come il tenebroso organo del castello!

Se invece preferite gustarvi qualche storia più romantica, io vi consiglio assolutamente Il diario di Bridget Jones, che segue la protagonista nelle sue esilaranti e tenere avventure da un Capodanno all’altro, oppure L’amore non va in vacanza, uno dei miei film preferiti con un cast fantastico: Jude Law, Cameron Diaz, Kate Winslet e Jack Black fanno vivere sul piccolo schermo un delizioso racconto delle feste, accompagnato da una bellissima colonna sonora. Altro film che ho apprezzato tantissimo è Capodanno a New York, una pellicola corale ambientata nella città più magica del mondo: il titolo è ingannevole, perché questo non è assolutamente un cinepanettone, anche perché si tratta di un prodotto statunitense. Il cast è composto da tante star che interpretano personaggi le cui storie si intrecciano l’uno con quella degli altri, ma solo alla fine si comprendono tutti i collegamenti.

Infine vi suggerisco due ultime chicche, che in questi giorni sono appena arrivate al cinema: innanzitutto Rogue One, il film che fa parte della saga di Star Wars e racconta dei ribelli che tentano di rubare i piani della Morte Nera, gli stessi che nell’episodio quarto la principessa Leia consegnerà ai suoi droidi e che arriveranno nelle mani di Luke! Se preferite i film di animazione è invece finalmente arrivato Oceania, che racconta la storia della giovane Vaiana, abitante della Polinesia, e del suo incontro con il mutaforma dio del mare. Qualunque film scegliate, buona visione e buon Natale!

Di X Factor e di quella vittoria meritata

Si è conclusa ieri sera la decima edizione di X Factor: purtroppo quest’anno non ho potuto seguirlo come avrei voluto, e mi sono limitata a controllare la progressione della gara sui social network. La finale, però, non potevo perdermela! A trionfare sono stati i Soul System, un gruppo che all’inizio non avrebbe nemmeno dovuto far parte del programma: agli Home Visit infatti erano stati i Jarvis la scelta di Alvaro Soler, che poi hanno deciso di ritirarsi e lasciare quindi il posto ai Soul System. Un inizio in sordina che però li ha portati alla vittoria, contro le aspettative generali.

Sono arrivati alla vittoria un passo dopo l’altro, gli unici a non essere mai finiti al ballottaggio: l’unica pecca, per me, è il fatto che pur partecipando a una trasmissione italiana non abbiano mai cantato in italiano, ma per il resto posso dire che loro sono i concorrenti che davvero meritavano di vincere. Mai uno scivolone, sempre un grande lavoro e una grande energia, che secondo me li avvicina a personalità internazionali già navigate. Mi sono piaciuti subito proprio perché si vede che sono professionisti, che sono pronti a calcare il palco (e Alvaro li porterà con sé in tour il prossimo anno) e lo studio di registrazione.

Non c’entrano nulla con gli altri concorrenti: Eva e Roshelle erano le grandi favorite di questa finale, eppure qualcosa è andato storto. La concorrente di Manuel Agnelli mi è piaciuta per la sua raffinatezza, ma non mi ha convinta del tutto. Mi stupisco, invece, di come Roshelle sia potuta arrivare in finale: durante tutto X Factor si sono rincorse voci di un suo presunto rapporto speciale con Fedez, e soprattutto del fatto che le sue doti vocali fossero discutibili. Ieri sera è stato davvero imbarazzante sentirla stonare davanti a centinaia di persone, e viene davvero da chiedersi per quale motivo il suo giudice non abbia lavorato su queste mancanze che a parer mio sono inaccettabili per una che ha soffiato il posto in finale a un altro concorrente.

Nota dolente, infine, il comportamento dei giudici: Manuel è l’unico che si salva, sa parlare in italiano dicendo cose sensate; Alvaro mi è sembrato una bella statuina con poca cognizione di causa; Fedez, già sapete, nonmi piace, ma ho trovato che in questa edizione sia stato più superbo del solito. Infine, Arisa: ieri sera, dopo la metà della gara, vederla ubriaca era uno spettacolo indecente. Per tutta la durata di X Factor è stata un groviglio di frasi sconnesse, volgarità e fischi dal pubblico. Per me la sua poltrona si potrebbe davvero rimuovere, trovo che faccia calare (e non poco!) la qualità e la credibilità del programma.

Animali Fantastici e Dove Trovarli: un grande, magico ritorno

Non mi ero resa conto di guardare un nuovo film della saga di Harry Potter finché sul grande schermo del cinema non è comparso il logo della Warner Bros, accompagnato dalla colonna sonora (le musiche originali sono di John Williams, che adoro) che ben conosciamo e che, personalmente, mi ha davvero emozionata. A cinque anni dall’uscita di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2, il mondo magico di zia Rowling torna a rivivere…ed è stato tutto incantevolmente perfetto!

Jacob, Newt e un asticello, molto più tenero di come lo immaginassi
Jacob, Newt e un asticello, molto più docile di come lo immaginassi

Animali Fantastici e Dove Trovarli è il primo di una serie di film (si è parlato di cinque pellicole totali) tratto dall’omonimo libro di Newt Scamander, che gli studenti di Hogwarts usano per le loro lezioni. Nella realtà il libro è stato davvero pubblicato da J. K. Rowling, insieme a Il Quidditch attraverso i Secoli e Le Fiabe di Beda il Bardo, completando così le pubblicazioni dei libri maggiormente citati nella saga. Il grande pubblico però non conosceva totalmente la storia di Newt, ricercatore naturalista appassionato di creature magiche, che sbarca a New York nei primi del Novecento insieme alla sua magica valigia. Qui, a causa di un equivoco, stringe amicizia con il NoMag (termine statunitense per babbano) Jacob Kowalski, con l’ex auror Tina Goldstein e con la sorella Queenie. Cercando di recuperare le sue creature disperse in città, viene a conoscenza dei problemi che il MACUSA, il Ministero della Magia, ha con un Obscurus, entità negativa che semina il panico per la grande mela. A questo si aggiungono anche le notizie sulla fuga dall’Europa di Gellert Grindelwald, potente mago oscuro che è ricercato.

Io sono uscita dal cinema davvero deliziata: tutto era esattamente come lo ricordavo, è stato proprio come rileggere dopo tanto tempo i romanzi di Harry Potter! Gli incantesimi pronunciati sono i classici che tutti ricordiamo, e anche alcune delle creature possedute da Newt sono state abbondantemente citate nella saga originale. Alla regia troviamo di nuovo David Yates, che si era occupato di Harry Potter già dall’Ordine della Fenice. Per i più attenti c’è anche qualche citazione davvero brillante: anzitutto Percival Graves nomina Hogwarts e il professor Silente durante il suo interrogatorio a Newt. E poi, soprattutto, quando si spiega il mistero degli Obscurus non si può non pensare ad Ariana Silente e al modo in cui la ragazzina uccise tragicamente se stessa e la madre, liberando un potere troppo grande che aveva tentato di nascondere: in effetti, la situazione di Credence è molto simile.

Il tenero snaso alle prese con la raccolta di oggetti luccicanti
Il tenero snaso alle prese con la raccolta di oggetti luccicanti

Ho trovato adorabile la storia d’amore tra Jacob e Queenie, che si scoprono simili pur appartenendo a mondi molto diversi, e che sembrano davvero destinati a stare insieme, nonostante l’incantesimo di memoria subito dal signor Kowalski. Solo due i punti dolenti, per me: gli effetti speciali non mi sono parsi molto curati, anzi li ho visti davvero troppo digitali e finti. E poi, purtroppo, non riesco proprio a farmi piacere Eddie Redmayne: bravo, per carità, ma non ho sopportato il fatto che distogliesse sempre lo sguardo dalla telecamera o da qualunque interlocutore avesse davanti. Scamander è descritto come un magizoologo introverso, ma credo che caratterizzarlo in questo modo sia eccessivo e che sia piuttosto un vezzo personale di chi lo interpreta.

La Bella e la Bestia, 25 anni di magia

E’ una storia sai…“: è il 1991 quando la Disney porta sul grande schermo il riadattamento animato di una classica fiaba, La Bella e la Bestia. Il suo successo è tale da renderlo il primo film di animazione in lizza per il premio Miglior Film agli Oscar! Questa romantica storia con il tempo è diventata la mia preferita, conosco a memoria la versione Disney e ogni occasione è buona per provarne una nuova versione.

La Bella e la Bestia, 25 anni di magia

Ho saltato a pié pari l’omonima serie tv, troppo noiosa per i miei gusti, e mi sono invece concentrata sulla rivisitazione che propone Once Upon A Time, una delle mie serie preferite: qui Belle è interpretata da Emilie De Ravin, e il personaggio di Bestia è invece fuso insieme a quello di Tremotino/Signor Gold, il signore oscuro, interpretato da Robert Carlyle. Nonostante la trama sia rivisitata, la relazione tra i due personaggi resta incentrata sul tema della bontà interiore, sul fatto che Belle riesca a vedere nel signor Gold l’uomo dietro la bestia: questo ovviamente li rende i miei personaggi preferiti della serie tv, a cui spesso non si riserva molto spazio, purtroppo!

Chi avrebbe mai potuto amare una bestia?

Un altro adattamento che mi è davvero piaciuto è quello del 2014, con protagonisti Vincent Cassel e Léa Seydoux: la fiaba qui ricalca molto di più la storia originale, quella in cui il padre di Belle è un mercante e lei si offre alla Bestia al suo posto, punizione data dal fatto che il vecchio avesse rubato una rosa dal giardino incantato del protagonista. Nonostante il film sia un po’ troppo veloce per i miei gusti, ho apprezzato tantissimo l’atmosfera leggermente dark e davvero fiabesca, con abiti principeschi e creature sovrannaturali che accompagnano ogni scena, ambientata in paesaggi incantati. Con questo adattamento inoltre ho cambiato idea sul tenebroso Cassel e mi sono innamorata della sua interpretazione, davvero romantica!

La versione che so già mi ruberà il cuore, però, è ovviamente quella in uscita il prossimo marzo, il live action Disney che vede Emma Watson nei panni di Belle e Dan Stevens come interprete di Bestia. Il trailer uscito pochi giorni fa mi ha veramente emozionata: c’è tutto ciò che ricordiamo dalla versione animata, la stessa atmosfera magica e lo stesso romanticismo, a ricordarci che la vera bellezza si trova nel cuore, che non dobbiamo avere paura di ciò che è diverso, che il coraggio e la ricerca della verità saranno sempre premiati. La colonna sonora è ancora una volta firmata da Alan Menken: c’è da aggiungere altro?