Helsinki, viaggio nel gioiello del Nord

Se state progettando una piccola vacanza per il ponte di Sant’Ambrogio e dell’Immacolata, Helsinki potrebbe essere la meta che fa al caso vostro: certamente non è una città economica, ma il suo fascino aumenta durante la stagione invernale!

La bianca chiesa protestante nella Senaatintori
La bianca chiesa protestante nella Senaatintori

Capitale della Finlandia, Helsinki è una città che unisce tradizione e modernità, e che si presta a essere visitata in qualunque periodo dell’anno: io ci sono stata a Luglio, ed è stato stupendo ammirare il verde cittadino e camminare per le sue strade fino a mezzanotte, accompagnata dalla luce del tramonto. Mi piacerebbe moltissimo però poter tornare in inverno e assaporare la sua magia sotto la neve! Quest’anno i primi fiocchi sono caduti circa una decina di giorni fa, rendendo l’atmosfera davvero romantica e natalizia: Babbo Natale abita diversi chilometri più a nord, ma la Finlandia resta comunque casa sua. Il mercato nella Kauppatori, davanti al porto, è quindi il luogo ideale per comprare piccoli regali; se invece preferite gli articoli di design, troverete tanti negozi nella vicina Pohjoiesplanadi. Un altro luogo perfetto per lo shopping è Stockmann, grande magazzino di lusso sviluppato su diversi piani: situato nella centralissima Mannerheimvagen, nel piano seminterrato ospita un gigantesco negozio di alimentari, in cui potrete trovare cibi qualunque ma anche deliziosi prodotti locali! Io ero tornata a casa con paté di orso e salame di alce, e posso assicurarvi che erano davvero strepitosi!

La città è ricca di musei, e ne ospita uno molto, molto speciale: un museo a cielo aperto, l’isola di Suomenlinna, che mi ha davvero conquistata. In estate il panorama è incredibile, prati verdi si accostano al blu del mare e dalla scogliera potrete godere di una splendida vista sulla città. L’isola (anzi, l’arcipelago) è raggiungibile con una breve traversata in battello: una volta sbarcati, preparatevi a passeggiare per l’isola fortezza! In origine questa sarebbe dovuta servire come difesa contro i russi, ma non ha raggiunto il suo scopo. Cannoni e mura di cinta però rimangono in bella vista, insieme a un museo bellico e a un sottomarino, che potrete visitare. Potrebbe anche capitarvi, mentre camminate su uno dei ponti che passa sopra i canali, di vedere da molto vicino una gigantesca nave da crociera: anche se partono dal porto, passano comunque tra i canali dell’isola: molto simile a quello che sta accadendo alla nostra povera Venezia.

Suomenlinna, l'isola fortezza
Suomenlinna, l’isola fortezza

Se siete più interessati al lato moderno della città, spingetevi fuori dal centro: potrete visitare lo stadio olimpico oppure passeggiare nel Sibelius Parken, dove sono collocate diverse sculture moderne, di cui la più famosa è quella dedicata al musicista finlandese Jean Sibelius. L’ultima tappa che dovete assolutamente concedervi in città è un ristorante tradizionale: dimenticate per un momento Babbo Natale, perché potrete assaporare la gustosa carne di renna, vero piatto nazionale della Finlandia! Io ero stata al ristorante Kuu, poco fuori dal centro, e ne sono rimasta conquistata!

Perché siamo tutti pazzi di Tiger

Non siete mai entrati da Tiger? Male! Perfino mio papà, dopo che ho portato a casa innumerevoli sacchetti colmi di cose, è entrato nel nuovo negozio aperto in stazione a Porta Garibaldi, a Milano. Tiger non è solo un semplice negozio, è uno stile di vita. E’ dove tutte quelle cose che vi sono sempre sembrate inutili, o kitsch, o imbarazzanti, acquisiscono tutto d’un tratto quel non so che peculiare che vi costringe a farvele cascare nel cestino e acquistarle.

Perché siamo tutti pazzi di Tiger

L’unica pecca di questa catena danese è non avere uno shop online, ma forse è meglio, perché spenderei molti più soldi di quanti non ne spenda già ora. Nata nel 1995, ad oggi conta 578 negozi, sparsi tra Italia, Giappone, Danimarca, Svezia, Regno Unito e Spagna. In teoria avrebbe anche cambiato nome, passando da Tiger a Flying Tiger, ma ormai il suo primo nome è entrato nel linguaggio comune: dire “Sono stata da Tiger” significa che si tornerà a casa con un paio di oggetti bizzarri e all’apparenza inutili, ottimi per i regali di Natale, un buon numero di articoli di cancelleria e quell’accessorio per la cucina di cui proprio non potevamo fare a meno.

Cosa compro io? Come ho scritto sopra, Tiger per me è sinonimo di cancelleria. Un giorno, forse, vi racconterò anche di questa mia passione: tra penne, taccuini, sticker e soprattutto washi tape (ossia, nastri adesivi decoratissimi) c’è da perdere la testa. E in questo periodo potrete trovare perfino delle agende ad anelli! Io non vi ho detto niente… Qui mi piace anche acquistare prodotti mangerecci, perché spesso si tratta di articoli non reperibili altrove e da cui sono molto incuriosita. In primis, il té, di cui sono fanatica: qui ho trovato un delizioso chai tea, perfetto per ricreare a casa la bevanda made in Starbucks autunnale, il chai tea latte. Ho poi assaggiato la frutta secca, molto buona, e qualche cioccolatino.

Inoltre, da Tiger potrete trovare anche tantissimi prodotti utili per le vostre feste: cappellini pieni di lustrini, occhiali da sole eccentrici, oltre che articoli per simulare qualche scherzo (ovvero, cacchette da posare sulla sedia del vostro ignaro commensale). Ma quello che mi, anzi, ci, piace di più di questo negozio, oltre i prezzi (bassi e tutti a cifra tonda) è l’atmosfera simpatica e gioiosa che lo pervade. Anche se fuori è una giornata grigia, state certi che varcata la soglia del negozio vi ritroverete a saltellare a ritmo di musica, e tenere in mano il vostro sacchetto vi riempirà di soddisfazione.

Un assaggio di Giappone a Milano

Amanti del Sol Levante, a rapporto! A Milano mi capita spesso di mangiare fuori, e il cibo giapponese è uno di quelli che mi attira di più (prossimamente il post con tutti i miei consigli mangerecci!). Ho pensato quindi di darvi qualche suggerimento sui miei posti preferiti per assaggiare sushi e non solo in città.

Ginko

Un assaggio di Giappone a Milano

Da fuori sembra un ristorante un poco buio e squallido, invece all’interno si nasconde un ambiente molto carino e curato. Il menù, nella ormai diffusissima formula all you can eat, propone piatti sia giapponesi che cinesi, e anche dei dolci piuttosto buoni! Ginko si trova in via Ripamonti 3, potete arrivarci con il tram 24 che ferma proprio lì vicino (fermata via Ripamonti/viale Sabotino)

Bubble Tea Milano

Ho cercato e cercato un locale invitante in città per poter di nuovo bere il bubble tea, la deliziosa bevanda che viene dal Giappone e che ho provato per la prima volta a New York. Ovviamente non potevo che trovarlo in zona Paolo Sarpi, il quartiere orientale di Milano. Questo piccolo ma delizioso negozio offre un completo assortimento di té tradizionali e di bubble tea, ed è frequentato soprattutto da ragazzi orientali.

Temakinho

Credits www.temakinho.com
Credits www.temakinho.com

Questo ristorante è stata una simpatica rivelazione: un mix tra Giappone e Brasile, piatti di sushi dai nomi simil portoghesi guarniti con maionesi dai sapori esotici. Insomma, un vero locale fusion! A differenza delle mie altre proposte, purtroppo non è per niente low cost, infatti lo frequento poco. Potete trovare diversi punti vendita, una sul Naviglio (ripa di Porta Ticinese) e una in corso Garibaldi (zona Brera).

Maido

E’ stata la mia amica Naomi a farmi scoprire questo caratteristico ristorantino in via Cagnola, vicino all’Arco della Pace (ci arrivate con il tram 1 oppure 10): all’interno campeggia la gigantografia di Marrabbio, il papà di Licia in Kiss Me Licia. Maido infatti è specializzato nello street food giapponese, l’okonomiyaki, una frittata a cui si può aggiungere carne, uova, formaggio e guarnita con una salsa speciale. In verità io non l’ho mai provato, mi sono limitata ai deliziosi noodles, che ho provato in tutte le varianti disponibili (carne, gamberi, verdure). Quando c’è bel tempo potete anche portar via il pranzo e sedervi a fare un picnic sui gradoni, ammirando l’Arco e Parco Sempione.

Quando hai fame a Roma

Questa settimana sono scappata per un viaggio a sorpresa, una visita ad un’amica che si è da poco trasferita nella capitale. Sono stati tre giorni intensi, pieni di lunghe passeggiate e soprattutto di tanto, tanto cibo. ci voleva qualcosa per rinfrancare il corpo e lo spirito dopo tanto sforzo fisico! Vi propongo quindi alcuni posticini davvero interessanti che ho scoperto nel mio breve soggiorno a Roma: sono tutti più o meno economici, rispetto alla media dei prezzi in città.

Antica salumeria

Quando hai fame a Roma

Proprio a lato del Pantheon si trova questa bottega che attrae una folta clientela: lo spazio all’interno è davvero esiguo, è praticamente impossibile riuscire a sedersi per mangiare, dato che ci sono pochissimi tavolini. Da fuori si notano i salumi appesi al soffitto, ed è questo che mi ha attirata. All’interno potrete scegliere tra i vari panini e pizze già pronti, oppure farvene preparare uno su misura. Sugli scaffali sono esposti diversi prodotti gastronomici, e in fondo, ovviamente, c’è il banco a cui si possono ordinare i salumi.

Pompi

Quando hai fame a Roma

Avevo tanto sentito parlare di questa pasticceria, presente in città con diversi punti vendita, e volevo assolutamente provarla. Pompi è famosa per le sue porzioni di tiramisù racchiuse in scatolini di cartone, pronte per essere mangiate appena comprate: ci sono diverse versioni, quella classica, quella con banane e cioccolato, una ai pistacchi e anche un tiramisù alla fragola. Io sono stata nella sede storica, quella sulla Cassia, appena dopo Ponte Milvio.

Osteria de’ mercanti

Quando hai fame a Roma

Per la cena abbiamo voluto provare la cucina romana tradizionale, quindi quale quartiere migliore di Trastevere? All’interno di una cascina parzialmente ristrutturata, all’ultimo piano, si trova questo pittoresco ristorante, con ruote e attrezzi agricoli appesi ai muri, tetto a vista e tovaglie a quadretti. Nella penombra delle candele abbiamo ordinato pasta alla carbonara e pasta cacio e pepe: le porzioni, abbondanti e deliziose, sono ancora meglio se accompagnate dal buon vino della casa, rigorosamente rosso.

Trapizzino

Quando hai fame a Roma

Anche questo nome non mi era nuovo, e dopo una mattinata su e giù per il Gianicolo, ci voleva una pausa. Cos’è il trapizzino? Semplicemente la pasta della pizza, piegata a mo’ di sandwich, e farcita in diversi modi. Il negozio propone panna fresca, polpette al sugo, trippa, pollo alla cacciatora, melanzane alla parmigiana e bollito con salsa verde. Buonissimo, economico e perfetto per riempirvi la pancia!

Don Nino

Quando hai fame a Roma

Torniamo vicino al Pantheon per merenda: questo delizioso locale, in stile shabby chic, serve gelato, una buona selezione di biscotti, torte e dolci vari, oltre che diversi bevande calde. Tutto è curato nei minimi dettagli e si respira un’atmosfera davvero romantica. Nonostante la sua posizione, poi, i prezzi non sono affatto esagerati!

Quando hai fame a New York

Potevo non trattare uno dei miei temi preferiti? Unite buon cibo e New York e farete di me una persona felice! L’ultimo capitolo di questa piccola guida alla città è dedicato ai luoghi che vale la pena visitare quando il vostro stomaco reclama. Io li ho provati tutti, e non riesco a scegliere il mio preferito! Ciascuno di questi posti, per gli standard della città, è decisamente low cost: potrete mangiare spendendo non più di 10/15 dollari.

Chop Shop II

Credits www.chopshop.com
Credits www.chopshop.com

Dimenticatevi sushi e il solito, modaiolo cibo orientale. Questo ristorante, piccolo ma molto frequentato, offre ai clienti pochi piatti della cucina orientale, orientandosi però su combinazioni e sapori poco noti in Europa. Io consiglio i noodles, ma attenzione: sono piccanti! Nel menù è proposto anche un delizioso gelato artigianale: pochi gusti preparati da un laboratorio italiano. Io sono stata nel ristorante vicino al Flatiron Building, perfetto per una pausa prima dello shopping su Avenue of the Americans o una visita all’Empire State Building.

Wichcraft

Quando hai fame a New York

Diversi punti vendita sparsi per Manhattan, ho pranzato in quello vicino al Grand Central Terminal. Un localino moderno, con sandwich dall’aria invitante, patatine biologiche, bevande in bottiglie di vetro e muffin esposti: perfetto per un pranzo veloce ma buono e, soprattutto, un po’ più salutare del solito hamburger.

Broccolino

Quando hai fame a New York

Potrebbe venirvi voglia di pizza. Di pizza buona, quella italiana, quella di casa. Non sbaglierete andando verso Brooklyn, in questa piccola pizzeria dal proprietario e staff italiano. A fianco c’è anche un ristorante, ed entrambi i locali sono molto apprezzati dalla gente del posto, perciò vi conviene prenotare! In alternativa, consiglio Patsy’s: ci sono diversi punti vendita, ma l’esperienza migliore l’avrete sicuramente comprando pizza da asporto al 61 W 74th Street, e facendo un picnic sul morbido prato di Sheep Meadow a Central Park.

Argo Tea Cafe

Credits www.dollzindubai.com
Credits www.dollzindubai.com

Per un momento (solo per un momento, perché purtroppo l’Iced Tea lemonade Passion si trova solo lì, e solo negli Stati Uniti, per giunta) dimenticatevi di Starbucks. Questo gioiellino del Greenwich Village è il posto giusto per fermarvi dopo una lunga passeggiata: oltre agli studenti della vicina New York University, potrete trovare vari tipi di té e caffé, brownie e dolcetti, e soprattutto il bubble tea. E’ qui che l’ho provato per la prima volta e me sono innamorata: té verede o té nero a cui si aggiunge uno sciroppo di frutta e del latte, e soprattutto piccole perle di gelatina di frutta o tapioca. Dissetante, delizioso e divertente!