Forse sono in ritardo, forse ne hanno già parlato tutti, ma in quel frullatore di mese che è stato ottobre ho trovato poco spazio per il cinema (e ho perso uno dei film che avrei voluto vedere): A Star is Born è stato inaspettato, ma proprio bello, come me lo aspettavo.
A Star is Born è il terzo remake dell’omonimo film del 1937: ambientato negli Stati Uniti contemporanei, racconta l’incontro tra Jackson Maine, affermato cantautore con problemi di alcolismo, e Ally, cameriera in un ristorante che si esibisce occasionalmente in un locale drag. L’uomo è piacevolmente sorpreso dalle qualità canore e artistiche della giovane, e la invita a un suo concerto: qui i due canteranno per la prima volta un inedito scritto da Ally, e l’esibizione segnerà l’inizio della loro relazione. Tra la crescita di Ally e i problemi di Jack, la coppia si sposa ed è sempre più innamorata, finché i successi della moglie non spingono Jack faccia a faccia con la sua malattia.
Esordio alla regia per Bradley Cooper, questo film si presenta come una classica favola hollywoodiana, in cui il bello e affermato cantante permette a una giovane spaurita di farsi strada nel mondo della musica, i due si innamorano mentre lei cerca di risolvere i problemi di lui, e vissero tutti felici e contenti. Ecco, dimenticatevi questo schema: A Star is Born non è una storia di fama, non solo. Anzitutto è una storia di musica e di grandi artisti: Lady Gaga, interprete della protagonista femminile, ha voluto che ogni canzone fosse registrata dal vivo, e secondo me questo ha inciso sulla percezione che il pubblico ha avuto della sua voce, tutto sembrava più vero e arrivava in modo limpido, anche imperfetto, ma autentico. Ho apprezzato molto anche la performance canora di Bradley Cooper: le sue doti attoriali sono già note, e devo dire che la parte dell’ubriaco romantico gli riesce benissimo.
Non sarà solo la colonna sonora a farvi venire la pelle d’oca: in questo film si respira amore. Un sentimento che cresce forte, non solo nella coppia ma anche nella famiglia, che cerca di farsi strada attraverso la vita e le sue difficoltà, anche andando a sbattere con violenza contro l’evidenza dei fatti. Questa è anche una storia di malattia, non solo di alcolismo, ma di demoni interiori che non si riescono a scacciare neanche quando intorno sembra tutto perfetto. E quando tutto è finito, restano solo le canzoni per ricordare. A Star is Born non è solo fama: è vita, è malattia, è impegno, è anche un po’ speranza e tentativi di ricominciare.