Avete presente i classici film dalla trama avventurosa, con una storia d’amore già inserita nei primi minuti? Ecco, Time After Time è una serie tv di stampo classico, appena iniziata su ABC: io ho guardato la puntata pilota, un bell’episodio da due ore, e per la prima volta in tutta questa stagione telefilmica ho iniziato un nuovo prodotto che non mi ha fatto staccare gli occhi dallo schermo.
Londra, 1893: Herbert George Wells, mentre cerca di scrivere il suo romanzo, compie alcune ricerche sui viaggi nel tempo, mosso dall’idealismo verso un mondo migliore. Dopo diversi esperimenti riesce finalmente a costruire una macchina del tempo, che però è snobbata dai suoi conoscenti; la serata di presentazione della sua invenzione è interrotta da Scotland Yard, alla ricerca di Jack lo Squartatore, famoso killer che terrorizza la città. L’assassino è uno degli amici di Wells, il chirurgo John Stevenson, che per fuggire utilizza proprio la macchina del tempo, arrivando nella New York del 2017. Wells ovviamente decide di inseguirlo, e come lui si ritrova nel bel mezzo di una mostra dedicata proprio alla sua figura di scrittore al Metropolitan Museum. Qui fa la conoscenza di Jane, la dolce e premurosa curatrice, mentre cerca di fermare l’amico/nemico, che ha già mosso i suoi primi, sanguinari passi nella metropoli.
Se siete fan di Ritorno al futuro questa serie fa decisamente al caso vostro: leggermente meno di stampo fantascientifico, adoro il fatto che sia ambientata a New York (ormai mi conoscete) e soprattutto amo i personaggi. H. G. Wells, il protagonista, è assolutamente adorabile: un uomo idealista, benché divorziato, che continua a credere nella possibilità di pace per il mondo e che cerca di convogliare il suo ingegno verso qualcosa di utile per l’umanità. Estremamente dolce e intelligente, non si fa fermare da nulla per seguire i suoi ideali: ho trovato davvero commovente la scena in cui è seduto al bar e guardando i notiziari pieni di tragedie piange, deluso da come i suoi sogni si siano spezzati. Jane è la classica donna moderna che si trasferisce a New York sognando un nuovo futuro, e che è ritenuta troppo mediocre e insignificante dagli uomini. Il suo carattere forte ma gentile saprà affascinare l’inventore protagonista.
Dalla locandina il dottor Stevenson non sembrava malvagio, invece è proprio lui l’antagonista della serie: bello e affascinante, rimane estasiato dalla possibilità di comprare armi in tutta libertà, e di poter quindi uccidere come gli pare. Superbo e arrogante, per lui Wells è solo uno sciocco idealista, che non manca di sbeffeggiare. Questa serie ha davvero tutto quello che mi piace, compresa una storyline parallela molto misteriosa, che ancora non è stata (giustamente!) completamente svelata, riguardante la discendenza del protagonista. Spero davvero che i prossimi episodi mantengano lo stesso livello del pilot, e che possa riscuotere il successo che merita negli Stati Uniti.